Nove anni e sei mesi di carcere,  più 50 mila euro di risarcimento, una condanna pari a più del  doppio rispetto ai cinque anni chiesti dal pm, erano stati inflitti dal Tribunale Penale di Catanzaro, con sentenza del 28.04.2015, a Sandro TALARICO, catanzarese di 49 anni, accusato del tentato omicidio aggravato  del 55 enne Fioravante TOLOMEO, accoltellato nel capoluogo calabrese nel mese di giugno dell’anno 2013. L’imputato aveva proposto appello con altri avvocati del primo grado e in fase di gravame aveva deciso di farsi rappresentare da un nuovo ed unico difensore l’Avv. Luigi CIAMBRONE anche in prospettiva dell’eventuale giudizio di legittimità innanzi la Suprema Corte di Cassazione ove il penalista catanzarese esercita ormai quotidianamente.

In data 09.02.2022, dopo tre anni di udienze e una parziale rinnovazione del dibattimento, si è giunti all’arringa dell’ Avv. Luigi CIAMBRONE che ha evidenziato le profonde lacune motivazionali e di diritto dell’impugnata sentenza. La Corte di Appello di Catanzaro, Sezione prima, si è ritirata in camera di consiglio per la decisione.

All’esito la Corte (Pres. Dott. Adriana PEZZO; Cons. Dott. Giovanna MASTROIANNI e Rel. Dott. Ippolita LUZZO) ha mandato assolto l’imputato dai reati  ascrittigli per non aver commesso il fatto con revoca delle statuizioni civili della sentenza impugnata totalmente riformata.

Il Sig. Sandro TALARICO per tale vicenda giudiziaria, che lo ha visto finalmente ieri proclamato come un uomo innocente, ha sofferto la privazione della libertà personale per un totale di mesi ventidue di cui sei presso la Casa Circondariale di Catanzaro.  Al deposito del dispositivo, la motivazione fra 90 giorni, l’imputato non ha potuto trattenere un pianto liberatorio perché dal quel maledetto anno 2013 non ha più vissuto una vita serena. Infatti da allora è sotto cura farmacologica per ansia e stress e questa assoluzione ristora, seppur in minima parte, le sofferenze della sua famiglia (moglie e due giovani figlie) che in questi anni hanno condiviso con lui questa triste vicenda. L’Avv. Luigi CIAMBRONE, che ha condiviso questa battaglia giudiziaria non appena letta la gravatoria ed ingiusta sentenza di prime cure, a fianco del Sig. TALARICO rappresenta di attendere le motivazioni della sentenza per poi attivare una legittima procedura di riparazione d’ingiusta detenzione. In conclusione dell’arringa l’Avv. CIAMBRONE ha sollecitato una sentenza di assoluzione ricordando, però, che come scriveva in Dottrina Vincenzo MANZINI “… il processo è già di per sé una pena e una sofferenza per l’imputato …”. Nove anni per veder riconosciuta la propria innocenza sono davvero tanti !

Avv.  Luigi CIAMBRONE

– Patrocinante in Cassazione e Magistrature Superiori –

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