Tutto organizzato. Al Tar del Lazio l’organizzazione in presenza degli avvocati, e impeccabile! Via Pec comunicazione di cortesia sulla chiamata, in base al numero di ruolo, ad ora fissata. Accoglienza 15 minuti prima dell’orario di udienza. Registrazione, controllo temperatura, al piano terra con addetta che indica la sala di accoglienza e il piano 
(sala rossa o sala verde).

E ancora percorso differenziato tra entrata e uscita. Accoglienza nella sala di attesa con distanziamento sedie e addetta che chiede il numero di chiamata. Video trattazione udienza aggiornato in tempo reale. Coordinamento telefonico tra sala di accoglienza e sala di pre udienza (5 per volta). Bagni sanificati in continuazione. E, una volta giunti nella solita stanza pre aula di udienza c’è un altro addetto che coordina la chiamata. Tempo di attesa? Massimo 5 minuti e si entra in aula. E poi, finita la discussione percorso di uscita dove non ci si incrocia mai con chi entra. Insomma complimenti al Presidente e a tutto il personale TAR Lazio per l’impeccabile organizzazione. Questa è la prova che se si pianifica la presenza degli avvocati le udienze si possono celebrare e in piena sicurezza. 

Sono solo alcune considerazioni che il presidente dell’associazione Foro libero, Luigi Ciambrone, “racconta” al termine di un’udienza davanti al tribunale amministrativo del Lazio, dove ha partecipato con la moglie, Antonella Mascaro, e si chiede il perché tutto questo non potrebbe verificarsi anche a Catanzaro. “Perché la giustizia civile non si adegua a quella amministrativa? “. Perché oggi o non si entra in aula o costringono gli avvocati alla trattazione dell’udienza scritta.

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