Premesso che da penalista, ormai “pentito”, la cultura della giurisdizione era e rimane la mia stella polare, però questo attacco dell’Unione Camere Penali, organismi da sempre sostanzialmente autoreferenziali, coincide, guarda caso, con l’innalzamento dell’esercizio dell’azione penale nei confronti dei colletti sporchi. Noi siamo e saremo, sempre, con chi vuole fare davvero pulizia per una Calabria più libera ed onesta. Poi ogni richiesta del Procuratore Gratteri viene vagliata dal GIP che è organo di giurisdizione.

Basta con i colletti sporchi, con la massoneria “deviata”; con i magistrati corrotti; con gli avvocati che applicano il rovescio e non il diritto…insomma i tempi sono cambiati è ora di spalancare le finestre per far entrare una boccata d’aria fresca e pulita in camere dall’aria stantia e che sa di muffa! Se l’aria fresca e pulita è il lavoro del Procuratore Gratteri e del suo pool allora i calabresi onesti respirano finalmente a pieni polmoni. Diversa cosa è poi il coinvolgimento di persone estranee ai fatti contestati che inevitabilmente incappano nelle maxi operazioni. Il processo con giudici terzi ed imparziali ristabilirà il giusto equilibrio.

Quando nel 1993/95 da giovane penalista, moderno e coraggioso come mi definì un grande Magistrato, ponevo le eccezioni contro i maxi processi perché  a mio avviso ostacolavano l’esercizio concreto di difesa, le precitate eccezioni venivano puntualmente rigettate. Quindi chi li propone oggi è indietro di almeno 25 anni. Rispettiamo il lavoro di tutte le parti processuali e solo nel processo che bisogna difendersi senza attacchi strumentali e con fughe in avanti.

Personalizzare lo scontro nei confronti del Procuratore Gratteri è ingiusto e pericoloso perché tutti abbiamo bisogno di Magistrati onesti ed impermeabili alle sollecitazioni meta giuridiche. Una volta tanto lasciamo che sia il diritto a prevalere e non,  come molti colletti sporchi auspicano, il rovescio.

*Avvocato penalista e Presidente Nazionale Associazione Foro Libero

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